Omero, Iliade

Omero, Iliade
Alessandro Baricco
Tutto iniziò in un giorno di violenza.
Il romanzo inizia in medias res; la guerra si combatte ormai da quasi dieci anni, un conflitto che sembra protrarsi all’infinito scatenato da un’unica donna: Elena.
Gli achei hanno invaso le coste di Ilio, portando guerrieri da ogni parte dell’Ellade allo scopo di riparare al torto inferto a Menelao e di espandere il dominio greco sotto la guida di Agamennone, il re dei re. Dall’altra parte, difesi dalle possenti mura innalzate da Poseidone, i troiani resistono all’assedio e proseguono la guerra a difesa della donna rapita da Paride per amore. Dopo dieci estenuanti anni, il conflitto si avvicina sempre più alla sua epica, tragica, conclusione.
La tristezza è il nostro destino. Ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno.


L’Iliade vide la luce più di due mila anni fa, ad opera di uno (o più) tra gli autori dalla più controversa identità. Tuttavia, è ancora possibile definirlo un classico moderno, dal momento che l’argomento principale si dimostra sempre attuale anche ai giorni nostri: la guerra.  
In “Omero, Iliade” Baricco ne ripropone una fedele riscrittura dal punto di vista contenutistico, rendendo però la lettura più scorrevole del testo originale: il romanzo è infatti scritto in prosa, articolato per punti di vista dei differenti personaggi, sempre comunque fedele e attinente rispetto al classico greco.
Di recente, è stata proposta anche una versione dell’Iliade a fumetti, per opera della casa editrice Panini grazie al talentuoso fumettista Thomas e al promettente disegnatore Sepulveda.  
Un classico che attira sempre, perché a sempre qualcosa da insegnare, indipendentemente dalla forma in cui lo si legga.


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